Con l’ingresso di Di Bonaventura nel partito di Calenda, nel consiglio comunale di Teramo si crea la discrepanza con l’opposizione che vanta un consigliere proprio di Azione
TERAMO – L’assessore al Comune di Teramo Valdo Di Bonaventura ha ufficializzato questa mattina il suo ingresso nel partito di Azione. Correrà per le regionali del 2024 al fianco del candidato a presidente della regione Abruzzo Luciano D’Amico. Proprio l’ex rettore dell’Università di Teramo era presente questa mattina alla conferenza stampa, insieme all’onorevole Giulio Cesare Sottanelli e al segretario provinciale di azione Alessio D’Egidio.
L’assessore Di Bonaventura ha spiegato la sua decisione di aderire al partito di Calenda, potendo continuare a vantare «una certa indipendenza insita proprio nei valori di Azione». Appoggia il Patto per l’Abruzzo che D’Amico sta costruendo e punta soprattutto sul tema sanità. A livello comunale sicuramente non possono tuttavia passare inosservate alcune immediate conseguenze.
Il consiglio di Teramo da oggi avrà in maggioranza e opposizione due figure di Azione: appunto l’assessore Di Bonaventura e il consigliere di minoranza nonché segretario provinciale Alessio D’Egidio. Ci si è chiesti se l’ingresso dell’assessore nel partito di Azione portasse con sé l’ingresso in maggioranza di D’Egidio ma a questa domanda entrambi danno risposta negativa. L’altra diretta conseguenza sta nel fatto che nella conferenza stampa di oggi non si è presentato nessun esponente della giunta D’Alberto né tantomeno il sindaco. Un chiaro segno di distacco politico dall’assessore Di Bonaventura a favore invece dell’altro candidato alle regionali, l’assessore Giovanni Cavallari.
«Ognuno appoggia chi vuole, io non ho bisogno di sostegno da parte della giunta», ha dichiarato Di Bonaventura, «per me è importante portare avanti questo percorso e farlo continuando ad appoggiare, insieme ad Azione, i miei ideali di centro sinistra a cui non rinuncerò mai».