Di Giuseppantonio: “Apprezzo il pentimento, ma attendo una telefonata chiarificatrice prima di fermare le indagini delle forze dell’ordine”
FOSSACESIA – Avevano fatto “traslocare” il Bambinello del presepe allestito in piazza Fantini a Fossacesia facendolo ritrovare nel presepe dell’abbazia di San Giovanni in Venere poi, pentiti o più probabilmente spaventati dal fatto che il sindaco Enrico Di Giuseppantonio abbia sporto denuncia ai carabinieri della locale stazione, hanno chiesto scusa al primo cittadino e agli abitanti di Fossacesia facendo scivolare una lettera anonima, scritta al computer, sotto la porta d’ingresso dell’ufficio Anagrafe e Stato Civile, in via Marina.
“Volevamo innanzitutto scusarci per il nostro gesto giudicato come un atto di vandalismo – si legge nella lettera -. Il nostro non voleva essere un gesto mirato ad offendere la religione o ad urtare la sensibilità altrui, bensì solo un gesto di goliardia fatta tra amici per ridere senza rendersi conto delle conseguenze morali e legali che avrebbe comportato questo gesto fatto con troppa superficialità. Dato che non abbiamo arrecato alcun tipo di danno al Bambin Gesù ma l’abbiamo semplicemente spostato da un posto ad un altro sempre nei confini del paese, anche in un luogo visitato come l’abbazia, in modo che sicuramente sarebbe stato ritrovato. Chiediamo ulteriormente scusa ai cittadini che si sono ritenuti offesi per questo gesto barbarico e speriamo che la comunità possa perdonare questo atto di stupidità”.
Il primo cittadino, dopo aver ricevuto la missiva, ha risposto ai goliardici trafugatori: “Ho apprezzato il pentimento degli autori, ma mi aspetto da loro una telefonata chiarificatrice prima di fermare l’azione d’indagine avviata dagli uomini dell’Arma. Mi auguro che qualcuno di loro si faccia sentire per capire meglio cosa li ha spinti a spostare il Bambinello. Io non rivelerò a nessuno le loro identità. Intanto, apprezzo davvero la loro lettera”.