Omicidio a Gissi, convalidato il fermo per il 59enne unico indiziato

2 Gennaio 2024
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Falvio Giovanni Meo
Flavio Giovanni Meo

L’avvocato dell’uomo, Luigi Masciulli: “Ha fornito tre versioni diverse dell’episodio, versa in uno stato di confusione totale”

GISSI – È stato convalidato il fermo per Flavio Giovanni Meo, il 59enne unico indiziato per l’omicidio dell’84enne Carolina D’Addario, trovata morta nel suo appartamento di Gissi il 23 dicembre scorso.

Durante l’udienza per l’interrogatorio di garanzia svoltosi il 31 dicembre al tribunale di Vasto davanti al gip Fabrizio Pasquale e al pm Vincenzo Chirico, l’uomo si è avvalso della facoltà di non rispondere. Nel corso dell’udienza il legale dell’uomo, l’avvocato Luigi Masciulli del Foro di Vasto, ha sollevato un’eccezione preliminare di nullità del primo interrogatorio avvenuto davanti al pm per il brevissimo lasso temporale intercorso tra la convocazione, avvenuta alle 23,53 del 29 dicembre, e lo stesso interrogatorio fissato dopo appena 37 minuti: uno spazio temporale molto breve che ha reso impossibile all’avvocato partecipare. Sulla nullità dell’interrogatorio il giudice si è riservato di decidere.

Ma c’è anche altro, perché l’uomo, come sostiene il suo stesso legale, versa in un forte stato di confusione mentale, soprattutto per quanto riguarda il movente che lo avrebbe spinto a compiere il gesto efferato. Meo avrebbe infatti fornito tre versioni diverse e contrastanti in altrettante occasioni: la prima davanti ai carabinieri, in sede di spontanee dichiarazioni, la seconda in sede di interrogatorio davanti al pm e la terza quando per la prima volta ha incontrato il suo legale in carcere. Uno stato di confusione che lo stesso Meo attribuirebbe alla scomparsa, alcuni anni fa, di sua madre, a cui era molto legato, una perdita che lo avrebbe lasciato fortemente traumatizzato. Infatti, ad alcune facili domande del giudice riguardo, ad esempio, le sue generalità o le sue condizioni di vita, Meo avrebbe addirittura fornito risposte senza senso o completamente non corrispondenti alla realtà.

Dopo l’interrogatorio di garanzia, l’uomo è stato riassociato alla casa circondariale Torre Sinello di Vasto e spetterà ora al giudice sciogliere la riserva sull’applicazione di una misura cautelare nei suoi confronti.

Oggi la salma della donna verrà restituita alla famiglia che deciderà la data delle esequie.

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