Liberi a sinistra esce dalla maggioranza in Consiglio comunale a Chieti

2 Gennaio 2024
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I consiglieri Di Primio, Raimondi e De Luca daranno il loro sostegno “su singoli provvedimenti qualora rispettino il Programma di mandato”

CHIETI – Un altro pezzo abbandona la maggioranza in Consiglio comunale a Chieti: si tratta del gruppo Liberi a sinistra. In un comunicato a firma Silvio Di Primio, Enrico Raimondi e Valentina De Luca, i consiglieri affermano di prendere le distanze da quanto sta avvenendo all’interno della maggioranza in Consiglio Comunale e nell’organo esecutivo e di non fare più parte organica della maggioranza ma, ribadiscono, daranno il loro sostegno su singoli provvedimenti qualora rispettino il Programma di mandato e gli impegni presi con la cittadinanza.

“A tal proposito – chiarisce il Gruppo Liberi a Sinistra – riteniamo inammissibile e inconcepibile quanto avvenuto con l’approvazione del Bilancio riequilibrato e del DUP 2023/2025 redatti dall’Assessore al Bilancio (o chi per lei) senza alcun confronto né con altri esponenti di Giunta e tantomeno con i Gruppi Consiliari di maggioranza. Il DUP rappresenta lo strumento che permette l’attività di guida strategica e operativa del Comune e costituisce il presupposto necessario di tutti gli altri documenti di programmazione. La programmazione è il processo di analisi e valutazione che, comparando e ordinando coerentemente tra loro le politiche e i piani per il governo del territorio, consente di organizzare, in una dimensione temporale predefinita, le attività e le risorse necessarie per la realizzazione di fini sociali e la promozione dello sviluppo economico e civile delle comunità di riferimento; ed il Bilancio ne è lo strumento operativo”.

“Orbene quasi tutta la maggioranza non ha avuto modo di poter intervenire nella redazione di questo strumento importantissimo!!! Poi – continuano Raimondi, De Luca e Di Primio- nel merito delle cose previste nel DUP, e che saranno la guida politica ed operativa dell’Amministrazione, sono previste misure che vanno in direzione diametralmente opposta a quanto già deliberato, in più occasioni sia dalla Giunta che dal Consiglio Comunale sulle Partecipate con la messa in discussione dei presupposti fondamentali del piano di concordato della Teateservizi. L’approvazione del DUP e del relativo bilancio riequilibrato è la dimostrazione plastica dell’asservimento della guida politica ai voleri dell’assessore al Bilancio, della sua parte politica e di una parte dell’apparato amministrativo che non hanno mai digerito il Piano di risanamento, lo hanno ostacolato sia con l’inerzia amministrativa che con inutili argomentazioni burocratiche che si scontrano frontalmente con l’ottimo operato del liquidatore – dottor Luca Di Iorio- che, cifre alla mano, sta dimostrando che una gestione puntuale delle riscossioni porta risultati mai visti in questo Comune”.

“Se il resto della maggioranza e l’esecutivo accetta supinamente tutto ciò, e la dimostrazione chiara e netta ne è stata la bocciatura dei nostri emendamenti ed il voto positivo al DUP ed al bilancio, noi – affermano De Luca, Di Primio e Raimondi- non ci stiamo e riteniamo non ci siano più le condizioni per essere parte organica di questa maggioranza e coerentemente con questa scelta rimetteremo nelle mani della maggioranza la “delega alla famiglia” ma non saremo mai organici alla minoranza come invece fanno talune/i consigliere/i che, non avendo avuti incarichi assessorili, continuano, formalmente, a dischiararsi eletti in maggioranza ma di fatto sono all’opposizione. Infine – concludono i tre consiglieri – sulle nuove nomine assessorili la nostra posizione è stata ed è chiara e netta. Nella consultazione con il Sindaco abbiamo richiesto un azzeramento della Giunta per iniziare un nuovo percorso più vicino alle esigenze della Città e in subordine, per la sostituzione dei dimissionari Maretti e Raimondi, la nomina di persone di alto profilo e competenze da individuare al di fuori degli eletti coinvolgendo professionisti esterni ed aprendosi alla città. Il Sindaco ha fatto altre scelte, ne prendiamo atto”.

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