Il giovane di 24 anni ferito di striscio a un braccio, la lite tra i due sarebbe esplosa a causa di motivi famigliari
CUPELLO – È stato trasferito nella casa circondariale di Vasto Antonio Palermo, 59enne originario di Napoli, che nella serata del 18 dicembre avrebbe sparato al figlio Anthony, di 24 anni, a Cupello.
La tragedia è stata sfiorata nel cortile di una casa isolata, situata in via Aldo Moro, nella periferia del paese. Tutto sarebbe iniziato con una telefonata intercorsa tra il ragazzo e il padre, durante la quale sarebbe scoppiata una lite verbale, continuata poi di persona a casa della sorella del giovane dove si era intanto recato l’uomo, nella periferia di Cupello.
È qui che i due hanno continuato a discutere a causa, sembra, del rapporto che l’uomo continuava ad avere con la madre di Anthony, da cui era separato da 6 anni e con la quale aveva ricominciato a frequentarsi da poco tempo. E proprio al riallacciarsi del rapporto tra i genitori si opponeva il ragazzo, che abita con il padre e ha altri due fratelli.
Improvvisamente, intorno alle 20,30, la discussione è diventata particolarmente accesa e dalle parole si è passati ai fatti: l’uomo ha tirato fuori una pistola scacciacani modificata, rivelatasi in seguito detenuta illegalmente, con la quale ha fatto fuoco una sola volta in direzione del ragazzo, colpendolo di striscio a un braccio con una pallottola calibro 38.
Spaventato, il 24enne si è dato alla fuga, cadendo durante la corsa e procurandosi così un trauma cranico. Il giovane si è diretto immediatamente dai carabinieri per raccontare quanto accaduto. Nonostante fin da subito le sue condizioni non siano apparse gravi, il giovane è stato portato al pronto soccorso dell’ospedale San Pio da Pietrelcina di Vasto, dove è entrato in codice giallo. Dopo essere stato medicato, è stato dimesso con una prognosi di sette giorni.
Il padre, arrestato, ha invece trascorso la notte seguente all’episodio nella caserma della stazione dei carabinieri di Cupello ed è stato in seguito trasferito nella casa circondariale di Vasto, dove ora si trova in attesa dell’udienza di convalida.
L’uomo è stato tratto in arresto con l’accusa di detenzione di arma clandestina, ovvero la pistola scacciacani modificata per sparare proiettili veri, di cui ora i militari dovranno accertare la provenienza. In seguito è stata anche effettuata una perquisizione in casa dell’uomo, trovando e sequestrando l’arma da lui usata per sparare al figlio, e rinvenendo nel frattempo della marijuana nella stanza del ragazzo, oltre a diversi indizi che potrebbero essere utili ai militari per ricostruire l’accaduto.