L’Onorevole Sottanelli bacchetta la Regione Abruzzo, Sospiri difende l’operato della Giunta Marsilio
PESCARA – C’è tanto rumore intorno alla nuova città di Pescara che sorgerà il 1 gennaio 2027. Ancora tre anni di lavoro per completare tutto l’iter che porta alla nascita della nuova area metropolitana composta da Pescara, Montesilvano e Spoltore. A riaccendere le polemiche, ci ha pensato l’Onorevole Giulio Cesare Sottanelli di Azione che con un comunicato ha detto: “Le prospettive di crescita e sviluppo per la Nuova Pescara sono state limitate da decisioni e mancanze di lungimiranza dell’attuale amministrazione regionale. È ora necessario che tutte le forze alternative diano vita ad un progetto più ampio e strategico che sblocchi, finalmente, il potenziale inesplorato della Nuova Pescara.” L’On. Sottanelli, prosegue: “Abbiamo di fronte a noi un’opportunità unica per trasformare Pescara in un polo di sviluppo economico, culturale e sociale, una città a misura d’uomo e che miri ad essere città punto di riferimento del medio Adriatico. Purtroppo, finora, l’amministrazione regionale ha dimostrato una miopia che ha limitato la realizzazione di questo ambizioso progetto. Ritardare la fusione, chiesta e votata dal 64% dei cittadini dei tre Comuni nel referendum del 2014 promossa da Carlo Costantini, significa correre il rischio che la Nuova Pescara perda 10 milioni di euro l’anno per 10 anni di finanziamenti pubblici destinati proprio a questo tipo di progetti. Il Consiglio Regionale questo lo sa e per questo ho accolto con grande perplessità il provvedimento con cui si è ritardato questa fusione”. Immediata la risposta del Presidente del Consiglio Regionale Abruzzo, Lorenzo Sospiri che tuona: “Il capoluogo adriatico non perderà alcun contributo per aver rinviato al 2027 la costituzione della nuova città di Pescara, dunque non stiamo perdendo 30milioni di euro, piuttosto lo Stato ci assegnerà 150milioni di euro spalmati su 15 anni a partire dal 2027, oltre ai 5milioni di euro previsti in via straordinaria per il 2023 dal Decreto legge del 21 marzo 2022, emendamento D’Alfonso. Ora, capisco che la campagna elettorale incombe, ma la matematica, scienza esatta, non ammette scivoloni di tale portata. Quel rinvio normativo è stato frutto di una legge evidentemente nata male il 24 agosto 2018, mai partita, che ha risentito anche dell’emergenza pandemica che per due anni ha impegnato l’intero Paese, e dunque anche Pescara, Montesilvano e Spoltore, su emergenze ben più gravose. Ormai il processo sta svolgendo il proprio iter e il centrodestra pescarese porterà la nave in porto fra tre anni, come previsto. Con la legge di rinvio abbiamo invece stabilito regole chiare, fissando gli step progressivi che dovranno condurci prima alla fusione dei servizi dei tre territori, processo necessariamente propedeutico per unire tre città che portano con sé ciascuno la propria storia e le proprie esigenze, inevitabilmente diverse”.