Informazione e ambiente si incontrano nel documento presentato durante la cerimonia per l’assegnazione del Premio Polidoro.
L’AQUILA – I riconoscimenti per la XXII edizione del Premio Polidoro sono andati a Marinello Mastrogiuseppe con “Rievocazioni storiche e religiose della provincia dell’Aquila”, una pubblicazione fotografica. Tommaso Chimenti guadagna il secondo premio con l’articolo “Aspettando Godot che non ti aspetti: Beckett in abruzzese”. L’ultimo gradino del podio è andato a “Molina Aterno: lì dove tutto parla d’acqua” servizio di Eleonora Falci.
La cerimonia di premiazione si è aperta con la “Carta di Pescasseroli: linee guida sulla consapevolezza ambientale nella professione giornalistica“, documento approvato e firmato dal Consiglio Nazionale dell’Ordine dei giornalisti su proposta dei Consigli regionali di Abruzzo, Lazio e Molise, in occasione del centenario della fondazione del Parco Nazionale d’Abruzzo che nasce sull’omonimo comune si Pescasseroli. Alla presentazione tenutasi nella Sala Ipogea di Palazzo dell’Emiciclo sono intervenuti Stefano Pallotta, Presidente Odg Abruzzo, Guido D’Ubaldo e Vincenzo Cimino per l’Ordine di Lazio e Molise. Ancora il Presidente del Parco Nazionale Giovanni Cannata; il consigliere nazionale Ordine dei Giornalisti Daniele Cerrato, Nicola Marini, consigliere nazionale Odg, Oscar Buonamano, consigliere nazionale Odg e il Sindaco di Pescasseroli Giuseppe Sipari.
Perché la Carta di Pescasseroli è importante per l’Abruzzo? A spiegarlo proprio Stefano Pallotta: “Abbiamo assistito troppe volte ad una spettacolarizzazione sensazionalista nel racconto dei fatti di rilievo ambientale. Abbiamo visto video di colleghi che si dedicano a sfrenate cacce agli orsi, alla guida di auto e telecamera alla mano. Siamo stati testimoni di episodi di scarso rispetto di luoghi ed equilibri naturalistici al fine di rendere più accattivante un’immagine. Ecco perché questa Carta! E non a caso la firmiamo in Abruzzo dove, più che in altri territori, il legame uomo-natura è improntato al rispetto e alla cura”.
Una carta deontologica di tale portata colloca la regione ai vertici della professione giornalistica. A livello nazionale il testo pone nuovi limiti per una corretta informazione in tema ambientale. Ai giornalisti viene richiesto di praticare un’attività accurata, equilibrata, proattiva e responsabile per promuovere e valorizzare la cultura ambientale e sostenibile del territorio. Nulla di più indicato da partorire in una regione che, vivendo di natura, detiene un record: il 30 per cento del suo territorio è protetto da leggi ambientali. Nessun’altra regione in Europa può vantare tanto.
“La festa per i 100 anni del ‘Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise’ non poteva che concludersi con un momento straordinario come quello di oggi. La nascita di questo manifesto etico contribuisce a valorizzare il patrimonio naturale italiano e invita i giornalisti ad essere più consapevoli della ricaduta che la narrazione giornalistica su questi temi ha sulla sfera pubblica” ha detto Roberto Santangelo, Vicepresidente del Consiglio Regionale dell’Abruzzo.