La lista delle città che parteciperanno alle audizioni pubbliche il 4 e 5 marzo 2024 è stata resa nota stamane dal Ministero della Cultura
L’AQUILA – La Giuria per la selezione della città Capitale italiana della Cultura 2026, presieduta da Davide Maria Desario, ha scelto i 10 progetti finalisti dopo aver esaminato le 16 candidature.
Tra le 10 finaliste c’è L’Aquila, che ha presentato un dossier dal titolo “L’Aquila città multiverso” sostenuto da quattro assi portanti: salute pubblica e benessere, coesione sociale, creatività e innovazione, sostenibilità socio-ambientale.
Nel logo sono evidenziati, attraverso delle sfumature, i cinque differenti colori che caratterizzano i cinque ‘cardini’ con cui vengono declinati gli assi portanti del dossier di candidatura: “Multiculturalità”, “Multidisciplinarità”, “Multitemporalità”, “Multiriproducibilità” e “Multi-naturalità”, che a loro volta, formano l’unicum del segno identitario della città.
L’elenco delle finaliste, che verranno convocate nei giorni 4 e 5 marzo 2024 per le audizioni pubbliche, è stato reso noto questa mattina dal Ministero della Cultura. Sarà l’occasione, per ogni candidata, di illustrare nel dettaglio il proprio progetto agli esperti che dovranno valutarli. Per ciascun dossier le audizioni avranno una durata di massimo 60 minuti, di cui 30 per la presentazione del progetto e 30 per una sessione di domande effettuate dalla Giuria.
Le finaliste
1. Agnone (Isernia): “Agnone 2026: Fuoco, dentro. Margine al centro”
2. Alba (Cuneo): “Vivere è cominciare. Langhe e Roero, un’altra storia”
3. Gaeta (Latina): “Blu, il Clima della Cultura”
4. L’Aquila: “L’Aquila Città Multiverso”
5. Latina: “Latina bonum facere”
6. Lucera (Foggia): “Lucera 2026: Crocevia di Popoli e Culture”
7. Maratea (Potenza): “Maratea 2026. Il futuro parte da un viaggio millenario”
8. Rimini: “Vieni oltre. Il futuro qui e ora”
9. Treviso: “I Sensi della Cultura”
10. Unione dei Comuni Valdichiana Senese (Siena): “Valdichiana 2026, seme d’Italia”
“Per il nostro territorio è una grande soddisfazione – ha sottolineato il sindaco de L’Aquila Pierluigi Biondi -. Vuol dire che è stata già riconosciuta la bontà del nostro dossier, della proposta, ma soprattutto il potenziale di un progetto ampio che premia l’unicità delle aree interne e la rete con altre realtà che vivono condizioni simili nello spirito, nelle tradizioni e nella storia. È un primo passo su cui continueremo a lavorare per ottenere il titolo, nel prossimo mese di marzo, quando ci misureremo con la commissione giudicante nell’audizione a Roma. Anche insieme ai Comuni del Cratere 2009, alla città di Rieti, alle aree interne dell’Appennino, animeremo i nostri territori verso la volata finale”
“Prosegue il percorso della proposta condivisa tra L’Aquila e Rieti in rappresentanza delle aree del sisma 2009 e 2016 – ha detto Daniele Sinibaldi, sindaco di Rieti -. Avevamo l’obiettivo di porre l’Appennino centrale all’attenzione dell’intera Nazione e la tappa di oggi ci permette di continuare ad inseguire questo grande sogno. Ora il rush finale che speriamo possa premiare la nostra sinergia, strategica e improntata allo sviluppo delle aree interne del Centro Italia”.
La proclamazione della Capitale italiana della Cultura si terrà entro il 29 marzo 2024. La città vincitrice sarà assegnataria di un contributo finanziario di un milione di euro per concretizzare gli obiettivi delineati nel progetto di candidatura. Questo finanziamento sostanziale permetterà di tradurre le idee in azioni concrete, dando vita a un programma annuale per esporre la ricchezza culturale e le prospettive di sviluppo della vincitrice. (M.S.)