Sarà un ponte dell’Immacolata con impianti sciistici chiusi, in attesa della prima nevicata dell’anno che è prevista per il fine settimana del 16 dicembre.
L’AQUILA – Mentre il capoluogo si accinge all’accensione dell’albero di Natale in Piazza Duomo, l’atmosfera non è propriamente natalizia. In città è tornato il freddo, ma niente neve. Così si uniscono al coro tutti i gestori dei maggiori impianti della Regione: parliamo di Ovindoli, Alto Sangro, Campo Felice, Campo Imperatore, Campo di Giove e gli altri. Nel fine settimana di ponte dell’Immacolata il turismo sciistico non non porterà gente. C’è grande entusiasmo per la tanto attesa riapertura degli impianti che non avverrà molto presto; a meno che, precisano dalle stazioni, il meteo non subirà un drastico cambio di rotta. Già dalla prossima settimana possiamo aspettarci le prime nevicate in alta quota dopo che il ritorno delle alte temperature ha fatto sciogliere quel poco che era fioccato giù.
A livello organizzativo e manutentivo è tutto pronto. Gli impianti abruzzesi si sono attrezzati con cannoni di ultima generazione per neve artificiale, eccetto Campo Imperatore che è l’unico a contare sul neve 100% naturale. “Le temperature dovrebbero tornare sotto zero. Quindi farà abbastanza freddo per permetterci di sparare neve per 2 o 3 giorni” spiega Roberto Del Castello, gestore degli impianti sciistici dell’Aremogna a Roccaraso (L’Aquila) e di Monte Pratello a Rivisondoli (L’Aquila). Per imbiancare le piste c’è bisogno di una temperatura che resti costante e fredda in modo tale da mantenere e lavorare la neve artificiale al meglio. Fino ad ora neanche due giorni di fila si è mantenuta una stabilità climatica che ha permesso questo. Il comprensorio più grande d’Abruzzo, che conta circa 100 km di piste e 38 impianti di risalita resterà quindi chiuso, in attesa dei primi veri freddi.
Turismo invernale in Abruzzo
Il turismo invernale abruzzese è una tradizione a cui difficilmente rinunciamo. Essendo il cuore del Centro Italia accogliamo ogni stagione centinaia di migliaia di turisti soprattutto da Lazio e Campania. L’efficienza dell’infrastruttura e della viabilità sulle nostre autostrade permette di raggiungere facilmente i comprensori maggiori da qualsiasi regione. L’Abruzzo punta per questo a diventare uno dei maggiori siti di frequentazione per turismo invernale rispetto a chi viaggia dal Sud. Con gli inverni che ritardano la Regione deve pensare ad un’alternativa al turismo sulla neve, valorizzando al meglio i nostri borghi, tre dei quali inseriti nella classifica dei 60 borghi più belli d’Italia: Santo Stefano di Sessanio, Tagliacozzo e Pescocostanzo. Il 9 e 10 dicembre partirà proprio a Santo Stefano la prima edizione di ‘Mercatini nel Borgo’ organizzata dalla Proloco, dal Comune e dall’associazione Ciaole Stefanare.
La situazione a Ovindoli e Campo Felice è analoga. “Abbiamo fatto i collaudi di tutte le seggiovie, abbiamo l’impianto di innevamento pronto. Dobbiamo solo aspettare il freddo e la neve” spiega Gennaro Di Stefano, Direttore degli impianti di Campo Felice dal ’92, e sindaco di Rocca di Cambio (L’Aquila). Ad incentivare l’affluenza ci sarà la possibilità di sciare nei 3 bacini del Centro Turistico del Gran Sasso, Monte Magnola a Ovindoli e Campo Felice grazie allo Skipass dei Parchi. Un indotto importante per il territorio abruzzese che impegna circa 400 lavoratori fissi.
Gli impianti sciistici in difficoltà
Un po’ più critica appare la situazione sul Gran Sasso a Campo Imperatore, dove l’impossibilità di neve artificiale rende necessario l’arrivo delle perturbazioni invernali. Anche qui è tutto pronto, spiega l’ingegnere Dino Pignatelli, dal 2018 Amministratore Unico del Centro Turistico Gran Sasso d’Italia. “Abbiamo una convenzione con il Comune dell’Aquila che contribuisce ai costi di esercizio per la funivia: è una tpl (trasporto locale pubblico), come una linea autobus. Il nostro è stato il primo impianto funiviario del centro Italia, nato infatti prima del Terminillo. Non abbiamo fatto nessun ammodernamento per quest’anno ma abbiamo un programma di sviluppo per il momento ancora sulla carta” afferma l’Amministratore. Se e quando la neve arriverà l’impianto sarà messo in funzione.
Pignatelli, che è anche progettista degli impianti di Scanno, racconta dei problemi sorti negli ultimi anni riguardo all’impianto sciistico del paese lacustre. che non è funzionante. Il 10 novembre il Consiglio Provinciale dell’Aquila ha approvato il provvedimento di cessione a titolo gratuito della seggiovia di arroccamento al Comune e lo stanziamento di 150 mila euro per manutenzione e revisione.
Le criticità maggiori le riscontriamo sulla Majelletta e sul versante teramano di Prati di Tivo dove questioni legali, tecniche e di mancato ammodernamento degli impianti, non permetteranno l’apertura delle piste. La logistica dei complessi in questione è assente. Mancano le basi fondamentali: non c’è un collegamento tra Passolanciano e Majelletta che insieme formano un comprensorio unico. Per questi due bacini non c’è neanche la possibilità di pagare un unico skipass. Come se non bastasse si è proposto di aprire una pista da fondo ad impatto zero che possa traghettare l’impianto a nuova vita, ma chi di dovere continua a ignorare le richieste di realizzazione, nonostante la Majella sia una montagna che si presta molto bene all’escursionismo. I presupposti ci sono, ma manca tutto il resto. “Quella di Prati di Tivo è una situazione che si riflette negativamente sulla possibilità di fare turismo, perché non è che ora apri e domattina hai la gente. Lo devi dire molto prima che apri, per fare una campagna di incoming. Non puoi vendere una cosa se non sai se ci sarà, e allo stato attuale non lo sappiamo se ci sarà” afferma duramente Gianluca Grimi, Presidente di Confesercenti Assoturismo Abruzzo.
Sarà, quello abruzzese, un 8 dicembre che vuole comunque puntare al turismo natalizio anche senza neve. Le Feste si avvicinano e i borghi più belli della Regione hanno la possibilità di richiamare affluenza attraverso i mercatini di Natale più coinvolgenti del Centro Italia. L’Abruzzo si illumina per il Natale 2023, in attesa delle prime nevicate che aspetteremo a lungo perché a quanto pare sarà un ‘Natal n’ghe lu sol‘.