Discussione sulla nuova programmazione degli spazi cimiteriali, sul documento unico di programmazione e sul conflitto della Striscia di Gaza
L’AQUILA – Il nuovo regolamento di polizia mortuaria è stato approvato stamane dal Consiglio Comunale presso l’Emiciclo dell’Aquila. La nuova programmazione ha delle novità: spazi cimiteriali razionalizzati, aree per confessioni religiose diverse da quella cattolica e possibilità di sepoltura che risponda maggiormente alle esigenze dei cittadini. L’Assessore Fabrizio Taranta ha spiegato infatti che l’Amministrazione ha cercato di “dare seguito alle numerosissime richieste dei cittadini che hanno avanzato diverse esigenze in questi anni”. Il regolamento si adegua alle normative nazionali e regionali: “La sepoltura a terra doveva avvenire in quel cimitero, tra i venti del territorio comunale, in cui la persona deceduta era residente. Adesso non più e questo consente ai cittadini di poter ottenere l’inumazione a terra nei cimiteri dove si trovano altri familiari”. Inoltre, prosegue Taranta: “Per la prima volta degli spazi vengono riservati ai fedeli di confessioni religiose diverse da quella cattolica, che potranno essere gestiti dalle associazioni di riferimento che faranno richiesta, in convenzione con il Comune”.
La nuova normativa approvata in Aula si affianca al recente affidamento della gestione dei cimiteri all’Asm, a simbolo delle migliorie infrastrutturali e di servizio che l’Amministrazione ha voluto mettere in campo.
Il Consiglio ha anche approvato la prima parte descrittiva del documento unico di programmazione (dup) 2024-2026. Il prossimo triennio si prospetta impegnativo in ambito di scenari economici internazionali, nazionali e regionali, Pnrr e fondo complementare. Si è parlato inoltre di struttura organizzativa, politiche tributarie e società controllate e partecipate dell’ente nei prossimi tre anni. Per la sezione strategica e operativa riguarderà la seconda parte del dup.
In ultima analisi il Consiglio ha affrontato e approvato all’unanimità l’ordine del giorno relativo al conflitto sulla Striscia di Gaza. Le firme di approvazione sono state quelle di Simona Giannangeli e Lorenzo Rotellini per L’Aquila Coraggiosa e Alessandro Tomassoni per Il Passo Possibile. Con emendamento sottoscritto dagli stessi firmatari, da Claudia Pagliariccio e Leonardo Scimia per l’Fdi e da altri consiglieri. Il documento impegna Sindaco, Giunta e Amministrazione a “condannare il massacro in atto della popolazione civile della striscia di Gaza, richiamando i principi fondamentali del diritto internazionale umanitario”.
Presso l’Ambasciata di Israele a Roma, con l’appoggio delle Amministrazioni locali, il Governo Nazionale dovrà impegnarsi nel prendere le decisioni giuste “al fine di richiedere l’immediato cessate il fuoco affinché la popolazione civile della Striscia di Gaza riceva tutti gli aiuti umanitari necessari”. Si richiede inoltre la piena e dura condanna degli attacchi terroristici per mano di Hamas dello scorso 7 ottobre a causa dei quali sono morte più di 1000 persone tra gli israeliani e sono stati fatti oltre 200 ostaggi. Il documento chiede un immediato supporto per la liberazione di chi è ancora tra le mani di Hamas, il Governo italiano si mobiliterà affinché questo possa avvenire e affinché si giunga ad un cessate il fuoco. L’obiettivo è una “soluzione politica strutturale secondo il principio ‘Due Popoli, due Stati'”.