L’uomo è stato trasferito nel reparto di psichiatria dell’ospedale di Lanciano, cinque giorni di prognosi per l’agente ferito
VASTO – Notte agitata quella tra sabato 2 e domenica 3 dicembre nella Casa circondariale di Torre Sinello a Vasto. Un detenuto ha primo aggredito e ferito al labbro con una lametta un agente della polizia penitenziaria, poi ha infierito su se stesso e, una volta portato in infermeria, ha minacciato il personale sanitario di tagliarsi ma anche di tagliare loro la gola nel caso non gli fossero stati consegnati dei farmaci.
Fermato dagli agenti della Casa lavoro, il detenuto è stato in seguito trasportato nel reparto di psichiatria dell’ospedale “Renzetti” di Lanciano. L’agente ferito è stato invece portato all’ospedale San Pio di Vasto, dove gli sono state prestate le cure necessarie: per lui il referto è stato di 5 giorni di prognosi. Da tempo gli agenti della Casa lavoro di Vasto lamentano una forte carenza di organico che li costringe a orari di lavoro al limite della tollerabilità. Ma i disagi sono anche altri, come problemi idrici e aggressioni ripetute agli agenti penitenziari da parte dei detenuti, oltre ai periodici tentativi di suicidio che si verificano nella Casa circondariale. Qui, infatti, sono presenti anche detenuti e internati che sono affetti da problematiche psichiatriche e, al contempo, c’è una forte carenza di servizi specialistici di assistenza alla persona. Tutti fattori che ormai da diverso tempo sono al centro di perplessità e polemiche che hanno coinvolto le istituzioni interessate. Meno di un mese fa il senatore del Pd Michele Fina si è recato in visita alla sezione che ospita gli internati nell’istituto e in quell’occasione ha annunciato che presenterà una interrogazione parlamentare per poter ottenere a breve termine una soluzione, impegnandosi a reperire delle risorse che possano consentire la ripresa dei laboratori all’interno della casa lavoro, ormai fermi da tempo.