Partenariato pubblico-privato per dare vita alle CER nell’Appennino Centrale

30 Novembre 2023
2 minuti di lettura
Il convegno che si è tenuto in Senato sulle Comunità energetiche rinnovabili

I comuni coinvolti sono 64, per 22 Comunità energetiche rinnovabili finanziate con 68 milioni di euro del Pnc

ROMA – Realizzare comunità energetiche rinnovabili attraverso le linee guida che puntano a ottimizzare le sinergie tra pubblico e privato. È stato questo il tema al centro del convegno in Senato, “Comunità energetiche rinnovabili nel PNC sisma: l’opportunità del PPP per l’Appennino centrale”, rivolto sia agli enti vincitori del bando Next Appennino sia a chi non ha ottenuto il finanziamento. Il Commissario al sisma 2016 Castelli ha anticipato la creazione di un tavolo per il raccordo del partenariato pubblico-privato. 

La nascita delle comunità energetiche rinnovabili vede nel partenariato pubblico-privato uno strumento decisivo. L’incontro, promosso dalla struttura commissariale sisma 2016, è stato l’occasione per approfondire gli effetti e le opportunità che derivano dall’approvazione da parte della Cabina di coordinamento dello scorso 23 novembre del documento nel quale vengono definite le linee guida operative destinate agli enti territoriali che vogliono sviluppare impianti da fonti energetiche rinnovabili per la realizzazione e gestione di comunità energetiche. Tale approvazione è avvenuta già nel giorno successivo al via libera da parte della Commissione europea al decreto governativo sull’incentivazione alla diffusione dell’autoconsumo di energia da fonti rinnovabili. La tempistica così stringente è stata resa possibile grazie al coordinamento e alla costante collaborazione intercorsa tra la Struttura Commissariale e tutte le istituzioni coinvolte, sia a livello governativo che locale. Il Piano nazionale complementare sisma 2009- 2016 ha previsto la creazione, all’interno dei due crateri, di 22 Comunità energetiche rinnovabili, finanziate dal Pnc per 68 milioni e la cui proprietà resterà pubblica. Queste Cer coinvolgono 64 comuni, oltre 4 mila privati, e prevedono la generazione di energia attraverso impianti fotovoltaici e idroelettrici. I comuni coinvolti in Abruzzo sono: Fossa, Scoppito, San Demetrio, Poggio Picenze, Caporciano, Navelli, Barisciano, Civitella Casanova, Bugnara, Prata d’Ansidonia Arsita, Collarmele, Popoli, Torricella Sicura, Teramo, Montereale, Tossicia, Barisciano e Civitella del Tronto.
   

Il convegno, moderato dal Segretario generale della Fondazione Symbola, è stato introdotto dai saluti del senatore Guido Castelli, Commissario straordinario al sisma 2016. Erano presenti l’assessore alla Ricostruzione della Regione Lazio Manuela Rinaldi, il Sindaco de l’Aquila Pierluigi Biondi e e il Direttore dell’ufficio speciale ricostruzione della Regione Umbria Stefano Nodessi Proietti. Sono intervenuti da remoto il Presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio e il Capo di Gabinetto del Presidente della Regione Marche, Fabio Pistarelli.

Il Commissario Straordinario alla Riparazione e alla Ricostruzione sisma 2016 Guido Castelli ha dichiarato: «La ricostruzione dell’Appennino centrale si conferma un laboratorio dal punto di vista della sostenibilità ambientale, di cui prossimamente parlerò anche alla Cop28, dove la Struttura commissariale è stata invitata. Queste Linee guida appena pubblicate rappresentano uno strumento di chiarimento e definizione verso la realizzazione delle Cer che, a loro volta, possono contribuire in modo sensibile allo sviluppo di territori colpiti dal sisma, ma che già da tempo erano soggetti a un processo di indebolimento economico, sociale e a spopolamento. Siamo tra le prime realtà a livello nazionale sulle Comunità energetiche, un risultato positivo reso possibile grazie ai 68 milioni del Pnc. Attivare logiche di partenariato pubblico-privato è tanto importante quanto articolato e il supporto dato dalla Struttura commissariale, attraverso il tavolo tecnico che ha curato la concertazione con gli organi di governo, ha consentito di costruire insieme le procedure amministrative e tecniche che adesso possono consentire a queste Cer di diventare realtà. Tutto ciò sta avvenendo in un’area dell’Italia, l’Appennino centrale, nella quale molto si sta facendo in termini di investimenti. La logica del partenariato pubblico privato diventa dunque fondamentale in un contesto di questo tipo, al fine di dare maggior forza alle politiche di rilancio e sviluppo, ed è per questo che la Struttura commissariale sta lavorando all’organizzazione di un tavolo destinato proprio a far incontrare e cooperare queste due componenti. Tavolo che, in prima istanza, riguarderà lo sviluppo delle Cer ma che vogliamo poi allargare a tutto il mondo della ricostruzione. Nostro compito non è solo quella di ricostruire, ma anche riparare socialmente ed economicamente questi territori, valorizzandoli e affidando alla sostenibilità un ruolo strategico. Ora il percorso prosegue e vogliamo concretizzare il lavoro fin qui svolto sulle Cer il più rapidamente possibile». 

Altro da

Non perdere