Il primo cittadino: “Sono onorato e divido il riconoscimento con tutta la città, gli amici e chi fa buona politica”
FOSSACESIA – Importante riconoscimento per il sindaco di Fossacesia, Enrico Di Giuseppantonio, che ha ricevuto presso il Teatro Comunale Angel Dal Foco, a Pergola, in provincia di Pesaro-Urbino, il “Premio Adriatico – Un mare che unisce” 2023 per la sezione politica.
L’evento, giunto alla sesta edizione, è stato organizzato dall’Associazione Irdidestinazionearte, presieduta in Abruzzo dal professor Massimo Pasqualone e coordinata da Maria Basile, una realtà abruzzese impegnata nel settore artistico e culturale da diversi anni e attraverso il riconoscimento si propone come obiettivo primario la creazione di reti e connessioni tra diverse regioni italiane ed estere affacciate sul mare Adriatico.
La missione dell’Associazione è quella di riconoscere e valorizzare personalità ed enti che, nel loro quotidiano impegno, integrano Arte, Cultura e Sociale, contribuendo in modo significativo all’arricchimento della comunità.
Questa la motivazione del riconoscimento attribuito al sindaco Enrico Di Giuseppantonio: “Amministra quello che è il comune di un comprensorio della Costa dei Trabocchi con tutte le sfide che le variegate realtà impongono e propongono. Essere amministratore locale e riuscire a governare tra i gineprai della burocrazia che penalizzano iniziative e sviluppo non è per nulla facile ma quando le sfide diventano opportunità è questa la politica che ci piace. La tradizione di quella politica moderata fatta dai nostri padri ci ha insegnato la libertà e la fiducia nelle istituzioni: è questa la bussola per il nostro futuro”.
“Sono onorato d’aver ricevuto il Premio – ha affermato Di Giuseppantonio -. Grazie a chi mi ha nominato, a chi mi ha scelto tra tante eccellenze abruzzesi. E’ un riconoscimento che condivido con tutta la mia città, i miei amici e con chi fa buona politica, perché il lavoro svolto con impegno e dedizione ha guardato soprattutto a far crescere Fossacesia ed il territorio della provincia di Chieti”.