È abruzzese il birrificio Mezzopasso, vincitore del primo premio al Brussels Beer Challenge
POPOLI – “Tutti noi abbiamo bisogno di credere in qualcosa: io credo che tra poco mi farò una birra”. È la massima di uno dei personaggi dei cartoni animati più amati al mondo, Homer Simpson l’uomo giallo, calvo e col pizzetto, nella serie dei “Simpson”. Una frase che per quanto detta da un personaggio dell’animazione, spesso viene ripetuta da tantissime persone. Questa volta, il consiglio che ci sentiamo di dare a Homer è quello di non bere la sua amata “Duff” ma di assaggiare la birra migliore del mondo, la “Millican Extra” del birrificio abruzzese “Mezzopasso”. Una realtà che si trova a Popoli, in provincia di Pescara e che ha conquistato la giuria di assaggiatori del Brussels Beer Challenge, uno dei più importanti concorsi professionali del settore, che si tiene in uno dei Paesi simbolo per la birra, il Belgio. Ne abbiamo parlato con Gabriele Di Marcantonio, uno dei fondatori del birrificio.
Come nasce il birrificio Mezzopasso?
Nasce da un concetto che, poi, dà il nome al nostro birrificio e cioè “Mezzopasso” alla volta. Nel 1998, io e il mio amico e socio, Bernardo Perfetti, compagni di scuola con una conoscenza trentennale e con 20 anni di passione per la birra, ci siamo messi insieme per creare le nostre birre. All’epoca internet esisteva ma non con la diffusione di oggi ed era proprio difficile trovare informazioni sulla birra artigianale. Facevamo viaggi, conoscevamo posti e piano piano, abbiamo affinato la tecnica creando i nostri prodotti. Nel 2012, poi, volevamo dare un’altra svolta alla nostra passione, fondando il Beer Firm Fiscellus Mons, birre realizzate in altri birrifici ma che, però, non ci davano ancora tanta soddisfazione. Nel 2014, poi, la vera e propria svolta quando nel nostro progetto sono entrate altre persone che hanno dato ancor più benzina ad una macchina in movimento fino ad arrivare ad oggi, con l’ottenimento del prestigioso riconoscimento.
Dove si sviluppa il birrificio e quali birre si possono trovare nella vostra produzione?
Siamo a Popoli, vicino alle zone di acque, un’area che da sempre è stata interessata da stabilimenti birrifici come, ad esempio, la vecchia Heineken. Creiamo diverse tipologie di birre, 13 in totale fisse, abbracciando tutte le tradizioni birraie esistenti, dalle inglesi, alle belghe, alle americane che sono quelle un po’ più moderne. Inoltre, cerchiamo sempre di inserire anche prodotti abruzzesi come, ad esempio, la nostra birra allo zafferano.
La “Millican Extra” è quella che vi ha fatto vincere il premio. Che birra è?
È una birra in stile inglese, con una gradazione alcolica un po’ più alta rispetto alla loro tradizione. Predomina il gusto maltato e leggermente caramellato con un finale amarognolo e secco. Una birra rossa che in Belgio è stata presentata nella categoria “Pale&Amber Ale: Strong Amber”. La”Millican” è una birra che definisco personale, perché il nome nasce dall’ultimo soprannome che ho dato a mio fratello che, ora, non c’è più.
Cosa si prova a stare sul tetto del mondo?
Siamo andati al festival sapendo di aver vinto questo premio. Ma lì è stato emozionante. È una competizione conosciuta in tutta il mondo, con birrari proveniente da tutti i continenti. Ci siamo resi conto del grande effetto mediatico e dello straordinario risultato raggiunto, quando, dopo la premiazione, siamo stati in giro per la struttura e venivamo fermati da tutti. Anche in Italia, abbiamo ricevuto telefonate e interviste.
Prossimo obiettivo del birrificio Mezzopasso?
Dobbiamo dare concretezza commerciale al premio preso, dobbiamo cavalcare l’onda. È una passione che abbiamo sempre avuto e siamo cresciuti tanto per arrivare fin qui ma dobbiamo migliorarci. Studiare, sperimentare e lavorare è l’unica strada per crescere.