Il sindacato nazionale autonomo polizia penitenziaria: “Personale esausto di subire inerme il clima che si è radicato nell’istituto”
VASTO – Ennesimi disordini nel carcere di Vasto. Una lite è avvenuta tra due internati con problemi psichiatrici, uno dei quali già resosi protagonista di diversi episodi critici avvenuti susseguentemente nelle ultime giornate e restio al rispetto delle norme penali e delle elementari regole di convivenza civile.
Al culmine del litigio uno dei due ha appiccato il fuoco all’interno di una cella, distruggendo gran parte degli oggetti che erano al suo interno. L’altro internato, vedendosi distruggere i propri effetti personali, ha afferrato un estintore presente all’interno della sezione e lo ha azionato verso quest’ultimo chiudendolo all’interno della cella.
Immediato l’intervento dei poliziotti, uno dei quali ha respirato la polvere prodotta dall’estintore e si è dovuto recare presso il locale pronto soccorso per le cure del caso. In realtà, l’agente ha scelto di essere medicato solo a fine turno, per non gravare sulla già cronica carenza di personale.
Qualche ora più tardi, invece, all’interno della sezione circondariale c’è stata una colluttazione tra due detenuti, nella quale uno di loro ha riportato delle tumefazioni al volto. E anche stavolta il tempestivo intervento dei poliziotti ha evitato ulteriori ripercussioni sui due soggetti.
“Il personale è ormai esausto di dover subire inerme il clima che si è radicato all’interno dell’istituto di Torre Sinello – dice in una nota il SiNAPPe, sindacato nazionale autonomo polizia penitenziaria – ed è esausto delle innumerevoli ore di lavoro, doppi o addirittura tripli turni, che si protraggono oramai da diversi mesi. Esprimiamo tutta la nostra vicinanza ai colleghi che, con resilienza e spirito di sacrificio, ogni giorno cercano di garantire la sicurezza all’interno delle mura”.