D’Alberto: “Ogni momento di incontro con Papa Francesco è per noi fonte di grande commozione”
ROMA – I sindaci dei 138 comuni del cratere del Centro Italia sono stati accolti questa mattina in udienza da Papa Francesco, insieme ai Presidenti di Province e Regioni, i Prefetti e al commissario straordinario alla ricostruzione Guido Castelli. L’incontro ha sugellato la vicinanza del Santo Padre nei confronti degli amministratori locali, in prima linea nella tutela dei propri territori e delle proprie comunità. L’incontro di oggi segue quello con i Sindaci del 2020, quando in piazza San Pietro fu esposto il presepe di Castelli. Nell’occasione odierna il sindaco di Teramo ha consegnato al Santo Padre, insieme alla raffigurazione del Leone Stiloforo che presidia il portale del Duomo, una lettera in cui rinnova al Pontefice l’invito a venire a Teramo, esprimendo il desiderio della città “di ricambiare l’abbraccio che oggi, tramite la mia modesta persona, essa Le porge”.
Nel suo saluto ai Sindaci del cratere il Pontefice si è soffermato in particolare su tre temi fondamentali: la Ricostruzione, il rispetto dell’ambiente, i cambiamenti climatici.
“Oggi, mentre ricordiamo con dolore la tragedia e le vittime, ai cui parenti voglio rinnovare la mia vicinanza, possiamo, grazie alla vostra perseveranza e lungimiranza, parlare anche di significativi passi avanti nella ricostruzione. In questi anni avete dimostrato che lo spirito di collaborazione può vincere ostacoli e incertezze, costituendovi «in un “noi” che abita la Casa comune» (Lett. enc.Fratelli tutti, 17), perché dalle macerie possa nascere qualcosa di nuovo. Avete saputo cogliere l’opportunità per un nuovo inizio, specialmente con il programma di rigenerazione socio-economica Next Appennino, proponendo tre attenzioni molto importanti: alla sostenibilità, alla natura e agli attuali mutamenti climatici”, ha detto il Pontefice nel suo discorso.
“Ogni momento di incontro con Papa Francesco, il Papa che sempre più ci richiama al rispetto dei diritti e della pace” ha sottolineato il Sindaco Gianguido D’Alberto, “è per noi fonte di grande commozione. Nelle sue parole, oggi come in passato, ritroviamo il senso del nostro essere Sindaci, che è quello della tutela dei più fragili, della promozione del senso di giustizia, dell’agire mettendo sempre al centro l’uomo come persona”. “Il richiamo del Santo Padre al rispetto della natura, ad una Ricostruzione in armonia con l’ambiente e come opportunità per rimediare agli errori del passato” ha concluso il Sindaco, “deve essere per noi fonte di ispirazione in tutti i processi di rigenerazione urbana dei territori che necessariamente devono accompagnarsi al processo di ricostruzione”.