Saranno 34 appuntamenti che dureranno fino al 23 febbraio 2024
PESCARA – È stato presentata la rassegna “365 giorni no alla violenza sulle donne” promossa dal Comune di Pescara, con il Vicesindaco Adelchi Sulpizio e con la collaborazione degli istituti superiori, dei comprensivi 1 e 8 (Tinozzi e Foscolo) e di tante associazioni e realtà del terzo settore, dal Centro Ananke al Centro ascolto maltrattanti. Saranno 34 eventi a comporre il ricco calendario di eventi. L’appuntamento centrale è quello del 25 novembre alle ore 21:00, al cinema teatro Circus, con una serata dedicata a questo tema e che vedrà sul palco la cantante Nina Zilli accompagnata dal sax di Raffaele Casarano. Il Vicesindaco Sulpizio, commenta così la rassegna: “Nina Zilli è un’artista molto amata dal pubblico e lancerà il suo messaggio sulla non-violenza dal palco di Pescara. Sarà un evento gratuito (con prenotazione gratuita obbligatoria su www.eventbrite.it) con la direzione artistica e la conduzione di Paola De Simone e la partecipazione di Luca Pompei, Aurudiby ed Erica Abelardo. Ma il calendario è molto più ricco, e si compone di concerti, convegni, spettacoli teatrali, musica, danza, incontri nelle scuole, laboratori per gli studenti e per i bambini, cineforum. Il laboratorio all’Aurum del 24 novembre, ad esempio, vedrà la partecipazione di 600 studenti delle superiori e del presidente del Tribunale di Pescara Angelo Mairano Bozza. E poi, ancora, ci saranno un torneo di calcio e uno di basket, dei flashmob (uno in piazza Salotto), l’inaugurazione di una panchina contro la violenza sulle donne (in piazza Primo Maggio). Non è finita: si parlerà anche di violenza di genere e disabilità, oltre che di discriminazione nei confronti di donne affette da sclerosi multipla, e lavoreremo sulla cura del linguaggio, che è fondamentale. Un programma ricco e variegato, conclude l’assessore, nato dalla consapevolezza che è sempre troppo poco quello che si fa per fermare la violenza sulle donne e che bisogna parlarne tutti i giorni, come faremo noi fino al 23 febbraio seguendo vari percorsi, perfino entrando nei centri sociali per anziani, perché la sensibilizzazione non è mai abbastanza”.