Sono ancora in corso le indagini per accertare la provenienza e la finalità del materiale esplodente
Deteneva illegalmente all’interno di un’abitazione 930 candelotti artigianali dal peso complessivo di oltre 60 chili che in caso di esplosione avrebbero potuto creare danni gravissimi. La vicenda, che risale all’estate scorsa ma che è stata resa nota solo oggi dalla Guardia di Finanza di Chieti che ha fatto brillare l’esplosivo, riguarda un ortonese.
A scoprire i candelotti erano state le fiamme gialle della tenenza di Ortona, coordinate dal tenente Giancarlo Passerim, durante la perquisizione della casa di un cinquantatreenne. In quell’occasione hanno rinvenuto 930 candelotti artigianali, un fucile da caccia e varie cartucce calibro 12.
I finanzieri hanno proceduto al sequestro di quanto rinvenuto e al deferimento del proprietario dell’edificio alla Procura della Repubblica di Chieti per i reati di detenzione abusiva di armi, detenzione e commercio abusivo di sostanze deflagranti.
Sono ancora in corso le indagini per accertare la provenienza e la finalità del materiale esplodente, dall’esito delle analisi eseguite dal RaCIS dei carabinieri si potrà comprendere la natura chimica dei composti dinamitardi nonché l’eventuale uso degli stessi in eventuali atti criminosi precedentemente censiti.
Per il brillamento dell’esplosivo la prefettura di Chieti ha disposto un apposito piano di sicurezza che ha visto partecipi i finanzieri, una squadra artificieri e antisabotaggio del comando provinciale dei carabinieri di Chieti, i vigili del fuoco e il personale del 118.