Convocata un’assemblea dei soci per avere la certezza che vengano rispettati gli impegni assunti per il piano di risanamento
È in bilico a Chieti il futuro di Teateservizi, la società a responsabilità limitata a integrale partecipazione pubblica a opera del socio unico, il Comune di Chieti, che si occupa di attività di gestione entrate tributarie ed extratributarie e del parcheggio dell’ospedale. Dopo un anno mezzo in cui è sembrato che tutte le forze stessero convergendo per assicurare una ripresa della società, ora il Comune, titolare di direzione, coordinamento e controllo analogo relativamente a ogni scelta di gestione aziendale, potrebbe aver cambiato direzione.
Il liquidatore Luca Di Iorio ha infatti convocato l’assemblea dei soci per vederci chiaro sulle intenzioni del Comune prima di comparire in tribunale per cercare di salvare il concordato di Teateservizi, che appare in dubbio dopo il mancato raggiungimento delle maggioranze nel voto dei creditori. Di Iorio vuole essere sicuro, in pratica, che il Comune abbia intenzione di rispettare gli impegni assunti per il piano di risanamento.
Un passaggio fondamentale per cercare di salvare la società, che potrebbe però ancora contare sulla nuova norma del “cram down”, in base al quale alla quale il tribunale potrebbe decide di confermare o modificare il piano del rimborso del debito anche nel caso in cui i creditori non fossero d’accordo. A richiedere l’applicazione della norma dovrebbe essere lo stesso liquidatore.
E intanto sulla situazione di incertezza tuona Carla Di Biase, capogruppo di FdI, che rimarca il fatto che a marzo il piano di risanamento non sia stato votato dal polo civico del vicesindaco Paolo De Cesare, sottolineando che il bilancio riequilibrato proposto dal Comune rappresenta solo un tentativo di tenere in piedi la situazione senza però compiere delle scelte.
Un grido d’allarme, intanto, viene lanciato dai sindacati Cgil Fp, Cisl Fp, Confsal Funzioni locali, Uiltucs, Uilfpl, Felsa Cisl, che in una nota congiunta esprimono “seria preoccupazione per le sorti di Teateservizi e dei lavoratori, considerate le notizie ambigue e contraddittorie che di giorno in giorno si rincorrono sui giornali. Necessariamente, tanta confusione e ambiguità non possono che portare al fallimento della società e alla totale perdita dell’intero patrimonio di conoscenze e di professionalità accumulate nel tempo”.