Per l’ultimo saluto alla piccola Amalia, 10 mesi, si dovrà invece aspettare la prossima settimana
Si terrà domattina il funerale di Alessio Amicone, il ristoratore 43enne di Schiavi d’Abruzzo che ha perso la vita nel tragico schianto verificatosi lo scorso 29 ottobre sulla statale 650 Trignina, in territorio di Cupello. Insieme a lui è deceduta anche Amalia Meo, la neonata di 10 mesi di Fresagrandinaria che, insieme alla sua famiglia, viaggiava nell’altra macchina coinvolta nell’incidente.
L’esame autoptico sul corpo delle due vittime è stato eseguito ieri dal medico legale Ildo Polidoro, che ha ricevuto l’incarico il giorno stesso dalla procura di Vasto, nell’obitorio dell’ospedale clinicizzato di Chieti, dove le salme sono rimaste fin dal giorno dell’incidente a disposizione dell’autorità giudiziaria. Le autopsie, alle quali hanno assistito anche i periti di parte Christian D’Ovidio per la famiglia Meo e Pietro Falco per la famiglia Amicone, hanno confermato per ambedue il decesso a causa dei gravissimi traumi riportati in seguito all’incidente nel quale sono rimasti coinvolti. In seguito è arrivato il nullaosta per la riconsegna delle salme alle famiglie ed è stata allestita la camera ardente nell’ex poliambulatorio sulla circonvallazione.
L’ultimo saluto ad Alessio Amicone si terrà quindi domani, alle ore 11,30, nella chiesa parrocchiale di San Maurizio a Schiavi d’Abruzzo, dove l’intera comunità si stringerà intorno ai famigliari dell’uomo. Per i funerali della piccola Amalia si dovrà invece attendere la prossima settimana. La sua mamma, Anica Lucia Talia, 36enne originaria di Tufillo, è infatti ancora ricoverata nell’ospedale San Pio da Pietrelcina di Vasto, anche se il suo stato di salute è in netto miglioramento, e i familiari avrebbero scelto di attendere qualche giorno per permettere alla donna di essere dimessa e di partecipare al funerale della sua bimba. Sta fortunatamente meglio anche il papà, Marco Meo, 41enne di Fresagrandinaria, che subito dopo l’incidente era stato ricoverato all’ospedale di Pescara in gravissime condizioni, al punto di far temere il peggio. Belle notizie ci sono anche per il fratellino di Amalia, il piccolo Manuel, di soli 4 anni, ricoverato nel nosocomio di Chieti in prognosi riservata in seguito all’incidente: il bimbo ha subìto un’operazione al femore ma è in via di guarigione ed è stato trasferito al San Pio da Pietrelcina nel pomeriggio di ieri.
Ancora in corso di accertamento le cause dell’incidente, avvenuto su un tratto di semicurva con linea continua. Una delle ipotesi è che lo schianto sarebbe avvenuto in seguito al sorpasso azzardato effettuato da parte del 43enne. Amicone, quel maledetto giorno, si stava recando da Schiavi d’Abruzzo a San Salvo per trascorrere la domenica insieme a suo figlio, mentre la famiglia Meo tornava a Fresagrandinaria dopo aver trascorso una mattinata spensierata al mare. Nessuno di loro poteva immaginare che una giornata di festa e piena di promesse si sarebbe trasformata in una tragedia che ha distrutto due famiglie.