Le ipotesi di reato sarebbero quelle di abuso in atti di ufficio e peculato. Le indagini dopo un esposto del gruppo consiliare di FdI
Sono sette i finanzieri che si sono presentati in Comune a Vasto per acquisire la documentazione relativa al concorso pubblico per istruttori amministrativi, con funzioni anche di messo notificatore, indetto a Vasto dall’amministrazione Menna e che ha portato all’assunzione di 11 persone.
Su delega del pm Vincenzo Chirico, le fiamme gialle non si sono limitate ad acquisire tutti gli incartamenti relativi alla gara pubblica, ispezionando gli uffici della segreteria generale e del personale, ma hanno anche sentito due dipendenti comunali come testimoni dei fatti. E ci sarebbe anche un indagato, un dirigente comunale che avrebbe ricoperto un ruolo di primo piano nell’espletamento della selezione pubblica. L’ipotesi di reato sarebbe quella di abuso in atti di ufficio, ma anche di peculato, in quanto lo stesso dirigente avrebbe firmato le determine e in parte incassato le indennità liquidate ai dirigenti comunali in base agli obiettivi raggiunti, stabiliti dall’amministrazione del sindaco Francesco Menna.
I controlli sarebbero scattati in seguito all’esposto presentato in procura dai consiglieri comunali di Fratelli d’Italia Guido Giangiacomo, Francesco Prospero e Vincenzo Suriani, ultimo atto di una vicenda che ha preso il via nel settembre 2021, con la pubblicazione della determina sulla quale da subito si sono levate numerose polemiche che hanno spaziato dalle critiche per la pubblicazione criptata dei nomi dei vincitori del concorso, al volantino circolato tra le mura del municipio in cui si svelavano anticipatamente i nomi degli stessi vincitori sottolineando i loro legami con politici e amministratori vastesi. Dopo che la richiesta da parte dell’opposizione di istituire una commissione d’indagine è stata bocciata dalla maggioranza, i consiglieri di fratelli d’Italia hanno affidato alla procura di Vasto il compito di fare chiarezza sul concorso in seguito al quale, invece dei 3 neo assunti previsti, ha portato all’assunzione di 11 persone, tra cui nessuno svolge al momento il compito di messo notificatore.
Una vicenda che segue ora due filoni e su cui sarà ora la procura a fare chiarezza.