Per il sindacato “perderà la propria specificità venendo annesso ad un istituto omnicomprensivo” e “a questa decisione si unisce quella di penalizzare anche le comunità dell’area interna montana dell’istituto comprensivo di Quadri”
“L’istituto alberghiero “Marchitelli” di Villa Santa Maria, la storica scuola che ha dato grandi cuochi e professionalità della ristorazione a tutto il mondo, perderà la propria specificità venendo annesso ad un istituto omnicomprensivo. Come se non bastasse, a questa decisione si unisce quella di penalizzare anche le comunità dell’area interna montana dell’Istituto Comprensivo di Quadri”.
A lanciare l’allarme è la Cisl Scuola Abruzzo Molise che sottolinea come “i rappresentanti politici locali stanno decidendo proprio in questi giorni che il “Marchitelli” non merita la conservazione delle proprie caratteristiche, bensì possa proseguire l’attività all’interno di altra istituzione scolastica, che inevitabilmente dovrà avere attenzioni diverse. Un istituto chiamato omnicomprensivo che dovrà includere, oltre al ‘Marchitelli’, i 9 plessi scolastici attuali dell’Istituto Comprensivo di Quadri, che accolgono gli studenti dell’infanzia, della primaria e delle medie di 14 comuni: Quadri, Pizzoferrato, Borrello, Rosello, Roio del Sangro, Giuliopoli, Civitaluparella, Fallo, Gamberale, Villa Santa Maria, Colledimezzo, Montelapiano, Montebello sul Sangro e Pietraferrazzana”.
Per il sindacato “anziché tutelare gli istituti scolastici montani e le scuole specifiche di fama internazionale, la politica locale si avvia a creare un’istituzione scolastica con elevatissime difficoltà gestionali ed amministrative, derivanti dalla somma del lavoro con meno personale, dalla profonda diversità del lavoro tra scuole del primo ciclo e del secondo ciclo, soprattutto dalle diverse complessità e specificità. Le esperienze di altri istituti omnicomprensivi, sia della provincia che della regione, con complessità sicuramente inferiori, sono state decisamente negative. Negli istituti omnicomprensivi non esiste il consiglio di istituto, quindi sono privi della partecipazione attiva non solo del personale docente, educativo ed Ata, ma anche dei genitori e degli alunni, al principale organo collegiale che assume le decisioni fondamentali per la scuola.
Tutti i dirigenti scolastici che hanno diretto il Marchitelli possono testimoniare, unitamente ai direttori amministrativi ed a tutto il personale, l’enorme difficoltà di gestione di una scuola che oltre ad essere un istituto professionale di prestigio, con numerosissimi eventi, è di fatto contemporaneamente un ‘albergo con ristorante’, per la gestione dei 2 convitti e della mensa dei convitti, con oltre 150 ‘ospiti’ al giorno. Si aggiungono la gestione quotidiana delle esercitazioni nei laboratori, la gestione dell’alternanza scuola-lavoro con i Pcto, gli scambi internazionali con i progetti Erasmus e l’organizzazione degli eventi (a partire dalla partecipazione alla Sagra dei Cuochi). A tutto questo si aggiungerebbe tutta la complessità dell’attuale Istituto Comprensivo di Quadri, con tutte le necessità degli alunni dai 3 ai 13 anni.
L’alberghiero Marchitelli, solo qualche anno fa, aveva oltre il doppio degli attuali studenti e richiedeva da decenni grandi investimenti sull’edificio scolastico, sui convitti, sulla palestra e sui laboratori. La Provincia di Chieti non è stata nelle condizioni di rispondere tempestivamente alle gravi esigenze della scuola, ma ha programmato comunque una serie di investimenti. Parte di questo denaro pubblico, ovvero diversi milioni di euro, é già stato speso per la scuola che oggi invece verrebbe depotenziata con una scelta che nulla ha a che fare con l’assicurare le migliori prospettive.
Nel decreto interministeriale è riportato chiaramente che il dimensionamento della rete scolastica deve avvenire “ferma restando la necessità di salvaguardare le specificità delle istituzioni scolastiche situate nei comuni montani. La Cisl Scuola Abruzzo Molise rivolge un appello a tutti i rappresentanti politici affinché ci sia coerenza con le linee nazionali e regionali di salvaguardia delle specificità delle scuole nelle aree montane”.