Quanto conterà realmente la delibera del consiglio?
Due giorni fa il consiglio comunale di Teramo si è pronunciato all’unanimità sulla scelta di Villa Mosca come sito del nuovo ospedale. Ci crediamo davvero?
Facciamo la premessa che in vista del consiglio tutti i consiglieri di opposizione hanno firmato una mozione in cui chiedevano che il sindaco e la giunta si impegnassero “a individuare come proposta univoca e definitiva la zona di Villa Mosca, quale unico sito naturalmente vocato all’ubicazione del realizzando nosocomio (…)”.
Il consiglio è iniziato con l’intervento della Verì, di D’Amario e poi di Marsilio. La linea tracciata la conosciamo a memoria: scegliete il nuovo ospedale, noi ci adegueremo. Certo, in questa ricostruzione semplicistica in realtà è inteso anche: noi lo preferiamo a Piano d’Accio; su Piano d’Accio c’è già lo studio di fattibilità; sono stati spesi 200mila euro dalla Asl per quello studio; per Villa Mosca non c’è alcuno studio e quindi andrà fatto; ci vorranno tempo e soldi per fare questo studio; non perderemo i finanziamenti in tal caso ma non possiamo neanche dire che non accadrà sicuramente proprio perché non conosciamo i tempi; non sappiamo quanti soldi ci vorranno ma ce ne occuperemo noi prendendo un mutuo. (Il sindaco? Silenzio).
A questo punto, di fronte alla velata ma non troppo manifestazione di Marsilio che sì, ha detto scegliete voi, ma non ha nascosto la sua preferenza su Piano d’Accio ed eventuali rischi conseguenti alla scelta di Villa Mosca, curiosamente ci siamo chiesti come si sarebbe espresso Fratelli d’Italia in opposizione durante la discussione e se avrebbe tenuto fede alla mozione firmata insieme agli altri consiglieri o se avrebbe fatto un passo indietro.
Il consiglio è continuato così con la consueta discussione tra maggioranza e opposizione. Qualche ora di politichese in cui si invoca la leale collaborazione tra le parti, la volontà di addivenire a un documento congiunto che sia espressione di una volontà comune che tuteli sicuramente il bene della città di Teramo. E’ la volta di Pasquale Tiberii (FdI) e rispetto a quella firma secca sulla mozione di Villa Mosca, l’intervento sembra invece molto più esile non volendo sicuramente contraddire o andare contro l’intervento di Marsilio, perché in fondo in fondo i rischi legati a quella scelta potrebbero esserci. La discussione termina. (Il sindaco? Silenzio.)
I capigruppo escono dall’aula e si riuniscono per tre ore, per elaborare il documento della discordia. A questo punto lo scenario per Fratelli d’Italia poteva essere questo: se si fosse deciso indiscutibilmente per Villa Mosca qualcuno avrebbe avuto sicuramente un impegno improvviso e sarebbe uscito dall’aula per astenersi dalla votazione. A meno che non fosse intervenuto un deus ex machina, un ex sindaco che ha agito in realtà più da sindaco del sindaco in una situazione talmente formale come quella del consiglio, che solo il sindaco avrebbe dovuto agire da sindaco. Un deus ex machina che mette la pulce nell’orecchio ai capigruppo su cosa sarebbe potuto accadere se per caso, in seguito allo studio che si farà su Villa Mosca, i tecnici avessero bocciato il sito teramano perché inidoneo a ospitare il nuovo ospedale. Si perderebbero i fondi? Si perderebbe altro tempo? Che si farebbe a quel punto? E’ così che spunta nel documento partorito dalla riunione dei capigruppo, oltra alla scelta del sito di Villa Mosca, anche l’indicazione che “solo a fronte di una certificazione tecnico – sanitaria oggettiva circa l’impossibilità emersa dallo studio di fattibilità, il consiglio tornerà ad esprimersi”.
Quindi: il consiglio sceglie Villa Mosca ma, se per caso non si potrà realizzare lì l’ospedale, il consiglio tornerà ad esprimersi.
La domanda che ci facciamo ora è: secondo voi, con una velata ma non troppo dichiarazione di Marsilio che preferisce Piano D’Accio pur dando libertà di scelta; con uno studio di fattibilità già realizzato per Piano d’Accio per cui sono stati spesi 200mila euro; con il tentennare di Fratelli d’Italia in consiglio comunale che ha votato per la delibera solo dopo l’apposizione della modifica che prevede un’alternativa a Villa Mosca; con l’apposizione di questa alternativa che sarebbe subordinata ovviamente a uno studio che potrebbe rilevare che il sito non è idoneo; con il silenzio assordante del sindaco D’Alberto durante le 9 ore di consiglio comunale, che nulla ha detto in risposta a Marsilio/ Verì/ D’Amario, che nulla ha detto al termine della discussione prima della delibera, che ha deciso di rispondere a Marsilio/ Verì/ D’Amario solo prima di chiudere la seduta, quando ormai tutti e tre erano andati via da ore e quando il consiglio si era ormai già espresso non dovendo così fare sua nessuna responsabilità; secondo voi Teramo avrà il nuovo ospedale a Villa Mosca? Secondo voi Teramo avrà il nuovo ospedale?