E il sindaco Enrico Di Giuseppantonio chiede alla Regione fondi per l’acquisto di autoclavi
Dopo l’annuncio della sospensione della fornitura idrica per la giornata del 12 ottobre in seguito al guasto della condotta principale nel territorio di Casoli, il sindaco di Lanciano, Filippo Paolini, ha emanato l’ordinanza di sospensione delle attività didattiche nei nidi d’infanzia, nelle scuole dell’infanzia, nelle scuole primarie e nelle scuole secondarie di primo e secondo grado, pubbliche e private, ubicate nelle aree urbane interessate dall’interruzione idrica.
Lezioni sospese anche a Fossacesia: “È sotto gli occhi di tutti – dice il sindaco Enrico Di Giuseppantonio – che la sospensione dell’erogazione dell’acqua determina conseguenze sul regolare svolgimento delle attività nelle scuole, negli uffici pubblici, nelle industrie e attività commerciali, oltre a inevitabili disagi per i cittadini. I guasti e gli interventi sulle reti, molte delle quali vecchie, si ripetono ormai di frequente. Come sindaco e come vice presidente del consiglio nazionale Anci, ripropongo ancora una volta alla Regione Abruzzo di stanziare un fondo per l’acquisto di autoclavi da destinare alle scuole e ad altri edifici pubblici per l’approvvigionamento dell’acqua potabile. Torno quindi a chiedere, a nome anche degli altri sindaci abruzzesi, che questo problema venga affrontato in maniera decisa dalla Regione, con lo stanziamento di un contributo per tutti i comuni, che sono alle prese con poche risorse nei loro bilanci, da utilizzare per dotare di impianti di stoccaggio d’acqua. È una soluzione a una situazione che si trascina avanti da tempo, tra interruzioni e razionamenti”.
“La prevista interruzione del servizio idrico interesserà tanta parte del territorio comunale comprendente, in particolare, aree urbane al cui interno sono ubicate sedi di plessi scolastici – è scritto nell’ordinanza – per tale sopravvenuto inconveniente, occorre assumere idoneo provvedimento in ragione delle criticità igienico sanitarie derivanti da1l’impossibi1ità di funzionamento dei servizi igienici e dalla mancanza di acqua corrente nelle strutture scolastiche. Per la consistenza e la complessità delle zone interessate dalla sospensione idrica, non sussistono soluzioni alternative e rimedi idonei ad assicurare il rifornimento di acqua e, soprattutto, le sufficienti condizioni igienico sanitarie per l’ordinario funzionamento delle scuole”.