Concorso messi a Vasto, i consiglieri di FdI: “ora la palla passa alla magistratura”

9 Ottobre 2023
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Presentato un esposto alla procura della Repubblica: “Abbiamo svolto il nostro dovere, oggi chiudiamo il cerchio”

alla fine la vicenda del concorso per messi notificatori che ha tenuto banco a Vasto per mesi è finita sulle scrivanie della magistratura. L’annuncio è giunto nel corso di una conferenza stampa tenutasi nella sede di Fratelli d’Italia a Vasto, introdotta dal coordinatore cittadino Piernicola Carlesi e tenuta dai consiglieri comunali Francesco Prospero, Vincenzo Suriani e Guido Giangiacomo che il 28 settembre hanno protocollato un esposto alla Procura della Repubblica corredato da tutta la documentazione utile, chiedendo che si faccia chiarezza definitiva sull’effettiva trasparenza dell’amministrazione comunale.


La vicenda è quella che riguarda il concorso pubblico per la copertura a tempo indeterminato e pieno di tre posti di istruttore amministrativo-qualificato anche per funzioni del messo notificatore su cui da tempo l’opposizione polemizza in quanto la graduatoria è stata pubblicata criptata. I consiglieri hanno richiesto la convocazione della commissione di vigilanza del consiglio comunale, che però è stata stoppata dal voto contrario della maggioranza. Un clima reso ancora più teso dalla comparsa di un volantino anonimo circolato tra le mura municipali riportante offese e illazioni sull’argomento. «Un concorso iniziato con la promessa di assunzione di 3 messi notificatori, che nel tempo sono saliti a 11, ma di cui al momento non ce n’è neanche uno che lavora come messo – ha sottolineato il consigliere Giangiacomo-. Non è possibile che siano risultate vincitrici 3 persone che erano nello staff del sindaco, un responsabile di partito che ha manifestato a Roma insieme ad un assessore comunale di Vasto, un’altra che era professionalmente legata a un membro di commissione, un’altra che è la sorella di un consigliere comunale e un’altra che risulta parente stretta di un funzionario del Comune. Le indagini della magistratura faranno il loro corso e saranno utili anche al sindaco Menna per far luce sul volantino deprecabile scritto per mano di qualcuno che era, evidentemente, già a conoscenza dell’esito del concorso».


«Abbiamo richiesto di visionare l’atto di rinuncia di uno dei vincitori del concorso, ma ci è stato fornito completamente sbianchettato: un documento manomesso e non conforme alla legge sulla trasparenza – precisa il consigliere Suriani -. Siamo tutti consiglieri da più di 5 anni, ma mai l’accesso agli atti ci è stato così tanto negato come in questo caso».


«Dalle carte sono emerse incongruenze e stranezze che noi consiglieri dobbiamo attenzionare. Oggi abbiamo chiuso il cerchio, il nostro compito politico è terminato – aggiunge il consigliere Prospero -. Ora sta alla magistratura valutare se sono necessarie ulteriori indagini e se in questa vicenda ci sono reati di illegittimità».

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