PESCARA
“Si chiamerà ‘Largo della Fontana delle Cinque Cannelle’ lo slargo attualmente privo di denominazione e utilizzato come area di parcheggio, tra strada Vecchia della Madonna e via Conte Genuino. Il nome deriverà dalla Fontana esistente e pienamente funzionante, dono del sindaco Muzii al quartiere Colli-Castellamare quale ‘risarcimento morale’ per lo spostamento del Municipio nella sede dell’attuale Conservatorio, un luogo fortemente identitario che dobbiamo tornare a valorizzare dopo anni di oblio perché ci racconta un frammento di storia di una città giovane ma non per questo priva di memoria e aneddoti da tramandare. È la prima iniziativa assunta in occasione del primo appuntamento con il ciclo di ‘Incontri con la Storia della Città’ promosso e organizzato dall’assessorato alla Cultura che ha visto una partecipazione straordinaria del territorio”. Lo ha annunciato l’assessore alla Cultura Maria Rita Carota ufficializzando il provvedimento.
“Abbiamo ufficialmente dato il via a un ciclo di incontri – ha spiegato l’assessore Carota – che mira ad accompagnare i cittadini in un viaggio in lungo e largo su Pescara alla scoperta di quelle gemme preziose, dei veri gioielli, che raccontano la storia della città stessa, simboli, monumenti, angoli unici ai quali sono pure legati aneddoti e vicende che hanno avuto un’influenza diretta sullo sviluppo del territorio sino ai giorni nostri. Al tempo stesso, dalla riscoperta della nostra storia, potranno venire fuori proposte di rinnovamento e di recupero, sulle quali ascolteremo lo stesso territorio. Siamo partiti con la riscoperta della Fontana-Lavatoio delle Cinque Cannelle, da sempre elemento artistico e architettonico che caratterizza il paesaggio del quartiere Colli, un monumento che vogliamo concretamente valorizzare e per questo lo abbiamo inserito anche sulla App ViviPescara come luogo di interesse della città. A breve sulla parete della fontana posizioneremo anche una mattonella con un QR Code, sarà sufficiente inquadrare la mattonella con il cellulare e si verrà dirottati su un link che ci racconterà la storia del luogo e del monumento, realizzato per volontà del sindaco emerito Muzii per lasciare un segno istituzionale sul territorio dopo la delocalizzazione della sede municipale, una fontana che era il lavatoio del quartiere. Non solo: nei giorni scorsi ho già inviato una lettera ufficiale alla Commissione Toponomastica del Comune nella quale sottolineando come quella fontana rappresenti una testimonianza precipua della formazione della città di Pescara, e quindi un prezioso documento materiale di modi di vivere e abitare che fanno parte della memoria storico-culturale della comunità insediata, una memoria da conservare per rafforzare e perpetuare una identità collettiva, e ritenendo dunque necessario valorizzare le emergenti espressioni artistiche, riscoprire l’esistenza di luoghi urbani, ho proposto di intitolare l’area come ‘Largo della Fontana delle Cinque Cannelle”. Al primo incontro erano presenti anche lo storico Licio Di Biase, il sindaco Carlo Masci, il Presidente del Consiglio comunale Marcello Antonelli, la scrittrice e poetessa Vittorina Castellano, i funzionari della Sovrintendenza Aldo Pezzi e Roberto Orsatti, e l’architetto Piero Ferretti che ha curato la ristrutturazione della Fontana vent’anni fa su iniziativa del Presidente del Consiglio comunale l’onorevole Nino Sospiri e del Presidente del Consiglio regionale Gianni Melilla. Nel corso dell’incontro, peraltro, lo storico Di Biase ha ricordato anche la presenza nel quartiere di un altro monumento degno di valorizzazione, la Croce di Ciattoni costruita nel 1757, anno di consacrazione della Basilica della Madonna dei Sette Dolori. “Gli incontri ovviamente proseguiranno – ha ancora detto l’assessore Carota -: a novembre avremo l’appuntamento al Conservatorio, mentre sempre con la Sovrintendenza faremo scoprire alla città la prima sede del Liceo Classico ‘d’Annunzio’, in via Gabriele d’Annunzio”. Ad arricchire ulteriormente l’evento è stata la performance teatrale del gruppo ‘Indaco Teatro Giovani’ di Federica Vicino.